Pronto per il Wimax? Il
primo router trasportabile ovunque
NETGEAR
MBRN3000 Router wireless-n broadband 3G/4G

Dati
tecnici
4 porte LAN 10/100 Mbps
1 porta WAN USB 2.0 (per il
collegamento del modem 3G/4G/GPRS non incluso)
AP Wireless: 802.11n sino a 300 Mbps e compatibile 802.11b/g
Live Parental Controls per proteggere
la navigazione web
Firewall SPI con protezione da Dos
VPN pass-through per IPsec, PPTP e L2TP
Wireless: WPA2-PSK, WPA-PSK, WEP, WPA-802.1x, WPA2-802.1x
Descrizione
- Condividi ovunque la tua
connessione broadband 3G/4G/WiMAX™ tramite l’AP wireless
- Hotspot WiFi immediati dove non
è disponibile una connessione xDSL o via cavo — in campagna,
cantieri, uffici satellite ed eventi speciali
- Broadband Usage Meter per il
controllo del volume dati verso Internet
- NETGEAR Live Parental Controls
per controllare e rendere sicura la navigazione su Internet
- USB docking station per una
ricezione ottimale del segnale 3G/4G/WiMax
- Compatibile con USB modem
3G/4G/WiMAX — Consulta l’elenco dei modem compatibili
cliccando qui
- Alimentatore Universale per
Autoveicolo CARP1000
- Pulsanti di alimentazione e WiFi
on/off per il risparmio di energia
- Push ‘N’ Connect per la
connessione dei client wireless in modalità sicura e semplice
scarica
il manuale
  
Event Date:
January 17, 2011
-
January 21, 2011
Registration is
now open for the WiMAX Forum CWG/NWG/TWG
Face-to-Face Meeting in Taipei, Taiwan.
Event Information
Event dates: January 17-21, 2011
Please
CLICK HERE to register and find detailed
information about the event and hotel reservations.
Visa Information
If you require a visa invitation letter, please
contact Julia Rueb, at
julia.rueb@wimaxforum.org
Meeting Agenda Overview
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Nuova Asta WiMax Osservatorio ANFoV sul WiMax: prevista nuova asta per le frequenze 2.6 GLI OPERATORI GIA’ LICENZIATARI CHIEDONO GARANZIE
Riunito a Milano l’Osservatorio ANFoV sul WiMax: mercato a un bivio, tra vecchie e nuove licenze. Le incognite delle frequenze in banda 2.6 Il tema delle frequenze liberate dal Ministero della Difesa in banda 2.6 GHz rispetto alle precedenti aste WiMax in banda 3.5 è al centro del dibattito tra gli operatori del settore, anche per i rischi di squilibri che potrebbero crearsi sul mercato. L’avvento delle nuove frequenze e la concomitante evoluzione delle tecnologie mobili verso l’LTE, la lenta implementazione del business plan dei licenziatari che adottano le frequenze 3.5 GHz acquisite con la vittoria nella gara dell’autunno scorso: questi solo alcuni tra i nodi da sciogliere per scongiurare un’impasse negli operatori possessori di licenza WiMax che vedono a rischio la redditività degli investimenti fatti. E quando si parla di investimenti non si allude soltanto all’elevato costo delle licenze già acquisite, ma anche alle aspettative di utili e revenues connesse all’erogazione del servizio, aspettative che risulterebbero mortificate se i potenziali clienti restassero a lungo in stand-by e se le coperture restassero garantite solo virtualmente. Si è discusso di questi temi nei giorni scorsi a Milano, in occasione della riunione dell’Osservatorio WiMax dell’ANFoV, l’associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione, alla quale aderiscono alcuni fra i piu’ importanti players del settore. Il carattere strategico di tale osservatorio è stato sottolineato dal Presidente ANFoV, Achille De Tommaso, che ha sottolineato come <“nel buio delle previsioni complessive per il settore delle telecomunicazioni si possa accendere una luce, rappresentata proprio dai servizi broadband mobile e wireless, unico comparto tlc – ha sottolineato - per il quale è previsto uno sviluppo da qui al 2012”>. Secondo De Tommaso <il WiMax, pur con tutte le incertezze che stanno accompagnando le vecchie e le nuove aste, è ormai la tecnologia che supera il digital divide, è quella sulla quale si fa piu’ affidamento per il futuro, e quindi ANFoV intende rappresentare un luogo di confronto privilegiato per gli operatori interessati a studiare i nuovi scenari e ad inserirsi in essi con capacità competitiva>. “La domanda di broadband wireless: scenario, trend ed opportunità di mercato”: su questo tema ha svolto alcune riflessioni Daniela Rao, vicepresidente ANFoV, Tlc Research Director di IDC Italia.
Un quadro dettagliato e ben documentato delle reti WiMax in Italia lo ha tracciato Stefano Festa, responsabile dell’Osservatorio ANFoV sul tema. Festa ha ricordato alcune importanti e recenti novità di scenario: Nokia ha sospeso la produzione del suo unico modello N810, Alcatel/Lucent sta lavorando per accelerare la convergenza tra WiMax e LTE TDD su frequenze a 2.6 GHz, ma ha ridotto gli investimenti nell’area WiMax orientandoli verso l’LTE; inoltre, la crescita degli utenti BWA/WiMax ha registrato un rallentamento nell’ultimo trimestre 2008 ed è stata per lo piu’ alimentata da utenti sulla frequenza a 2.6 GHz. <Questi segnali –ha detto Festa- lasciano intendere che il WiMax sta cedendo il passo all’LTE quale tecnologia dominante verso le successive generazioni di reti mobili a larga banda (4G)>. Ma il tema di maggior interesse e attualità resta quello delle frequenze a 2.6 GHz, da alcuni considerate un’opportunità e da altri una minaccia per le nascenti reti WiMax. La Commissione europea, nel giugno 2008, ha obbligato tutti gli Stati membri a rendere disponibile, entro sei mesi, la banda a 2.6 GHz per l’offerta di servizi di comunicazione elettronica. Al momento sono due le tecnologie che concorrono per l’uso della banda a 2.6 GHz: le tecnologie WiMax ottimizzate per la trasmissione di servizi dati con utilizzo in modalità TDD; le tecnologie a standard LTE, anch’esse orientate alla trasmissione di servizi dati e realizzate in modo prevalente per un utilizzo dello spettro in modalità FDD. <L’assegnazione della banda in oggetto –ha precisato Festa- prevede il concetto di neutralità tecnologica. In tale ottica e in funzione di un utilizzo più flessibile della banda e della tipologia di apparati, potrebbe essere opportuno far crescere la porzione di spettro utilizzabile in modalità TDD>. Ma come avverrà nel concreto quest’assegnazione? I diritti d’uso validi sul territorio nazionale (e non con soluzioni regionali o macro-regionali) verranno rilasciati attraverso una procedura d’asta simile a quella utilizzata per il WiMax a 3.5 GHz. Il valore d’asta per un blocco a validità nazionale dovrebbe partire dai dieci milioni di euro, ma con modifiche in aumento in funzione della diversa capacità di propagazione rispetto alla frequenza 3.5. <Saranno rilasciati blocchi FDD e TDD con un vincolo d’uso in tali modalità –ha aggiunto Festa- ma con la possibilità di competere per entrambi. La necessità di recepire la direttiva emessa dalla Commissione europea dovrebbe portare alla procedura di rilascio dei diritti d’uso entro il quarto trimestre 2009 o il primo trimestre 2010>. Ma le reazioni degli operatori WiMax sono indicative di un clima di sospetto e incertezza. Il rilascio delle licenze a 2.6 GHz potrebbe minacciare lo sviluppo del business, frenare gli investimenti, comportare la necessità di riformulare i business plan e di acquisire nuovi fondi. <Ecco perché –ha concluso Festa- gli operatori WiMax chiedono un diritto di prelazione all’acquisto, la riserva delle frequenze ai soli operatori WiMax o la sostituzione dei blocchi a 3.5 GHz con blocchi a 2.6 e misure asimmetriche che garantiscano un vantaggio competitivo>. E’ intervenuto, infine, Fulvio Sarzana di Sant’Ippolito, responsabile dell’Osservatorio giuridico ANFoV, che ha delineato i profili giuridici delle frequenze a 2.6 GHz, le analogie e le differenze con le precedenti consultazioni sulle frequenze e le opportunità di mercato. A detta dell’avvocato Sarzana, <c’è il rischio che la gara per le frequenze 2.6 vada deserta o che si presentino soltanto i tre operatori mobili, unici che abbiano risorse da investire>. Ma, secondo Sarzana, i tempi saranno ancora lunghi con un’ulteriore elemento di incertezza legato alla discussione aperta in ambito UMTS Forum sull’utilizzo delle frequenze tra i 700 e gli 800 MHz per servizi mobili (a seguito dello switch off delle frequenze analogiche televisive) e il refarming delle frequenze a 900 MHz. Infine, Sarzana ha ricordato come negli Usa, a Taiwan e in altre parti del mondo il WiMax stia vivendo una crisi non trascurabile, con un numero di abbonati abbondantemente piu’ basso di quello inizialmente programmato e atteso dalle aziende che in esso hanno investito risorse. <Queste incertezze –ha concluso- non possono non suscitare riflessioni anche in Italia>. L’Osservatorio si riunirà nuovamente il 13 maggio p.v. per fare il punto sull’evoluzione dei fatti in corso. 18.2.2009 http://www.anfov.it/s_comunicati/docs/a2009/WiMax_180209.pdf
AriaDSL installerà oltre 1.200 stazioni Wimax in Italia
I primi 100 comuni in digital divide saranno coperti nel 2009, garantendo l'accessibilità alla banda larga finora negata ll Wimax di Aria - l’unico operatore nazionale che distribuirà servizi attraverso la tecnologia Wimax - entra nella fase operativa.. Entro il 30 giugno del 2009, saranno installate 1.200 stazioni WiMAX dislocate su tutto il territorio nazionale che permetterà ad Aria di raggiungere la prima tappa di uno degli obiettivi primari della società: quello di coprire entro il 2009 gran parte dei territori attualmente in digital divide.
Inoltre, il servizio sarà a brevissimo termine attivato in più di 100 comuni italiani del nord, del centro e del sud che si trovano, appunto, in situazioni di svantaggio tecnologico non avendo la banda larga.
L’accesso ad un mercato più ampio e la possibilità di partecipare e favorire lo “Sviluppo Economico” dell’Italia, attraverso una adeguata crescita del settore TLC e ICT, porta Aria ad avere come obiettivo principale quello di migliorare la qualità della vita degli uomini a supporto delle attività personali e di business.
“Questo è un progetto per noi molto sfidante” ha dichiarato Franco Grimaldi, Direttore Generale & Chief Technical Officer di Aria “e prevede l’installazione in 5 anni di 4.500 stazioni WiMAX distribuite su tutto il territorio nazionale. Siamo certi che, anche grazie a tutti questi agreement, saremo in grado di offrire i nostri servizi secondo il piano di sviluppo della rete presentato subito dopo l’assegnazione delle licenze”. ARIA nasce nel 2005 e in soli 2 anni diventa uno dei principali WISP italiani. A partire dall’ottobre 2007 con l’ingresso di nuovi soci e di un nuovo assetto societario diventa più competitiva. Infatti, nel mese di gennaio 2008, l’azienda si è iscritta alla gara per le assegnazioni dei diritti d’uso delle frequenze BWA (Broadband Wireless Access) e si aggiudica tutte le licenze nazionali messe a disposizione dal Ministero delle Comunicazioni. Ufficio Stampa: D’Antona & Partners
WIMAX AL VIA IN ITALIA: INTERNET VELOCE SENZA FILI Dal primo ottobre sono disponibili le prime offerte dell'operatore Linkem, che parte con la copertura di Bari e Brescia, mentre entro fine mese Aria costruirà un network nazionale. L'obiettivo è raggiungere 33 milioni di utenti entro il 2011.
Anche se in forte ritardo rispetto al resto d'Europa, è partita ieri l'avventura Wimax in Italia: è l'operatore Linkem a lanciare la commercializzazione del servizio che permette la connessione veloce e senza fili ad Internet. Le prime regioni a ricevere la copertura sono la Lombardia e la Puglia, rispettivamente nelle province di Brescia e di Bari, ed entro la fine dell'anno la disponibilità del servizio sarà garantita anche a Bergamo e a Cremona sino a raggiungere l'intero territorio lombardo. Aria, l'unico operatore ad essersi aggiudicato le licenze per costruire un network nazionale che utilizza la frequenza 3.5 GHz, coprirà l'Umbria e, in maniera parziale, Lazio, Toscana e Veneto. Entro il 2009, Aria prevede di arrivare in altre quattordici regioni, per ottenere 33 milioni di utenti nel 2011. La diffusione della banda larga senza fili porterà la banda larga nei comuni che ancora ne sono sprovvisti e fornirà un'alternativa all'Adsl, aumentando la concorrenza tra gli operatori. L'offerta di Linkem parte da Max 20, il primo profilo che permette di navigare con una velocità di 7 Mb/s senza limiti di tempo e di traffico, a 20 euro al mese. Il segnale WiMax è ricevuto via onde radio da un modem speciale, che può essere collegato al computer via cavo o via WiFi, cioè senza fili. Attivando l'offerta MAX 30 si possono chiamare tutti i numeri di rete fissa nazionale senza scatto alla risposta; infine, il pacchetto MAX 45 comprende in aggiunta tre ore al mese di telefonate verso i cellulari. «Linkem è da anni il leader nazionale nei servizi di connettività wireless - dichiara l'Amministratore Delegato Davide Rota - siamo stati di fatto i primi a collocare le postazioni wi-fi in Italia. Il Wi-MAX è stato da sempre il nostro grande obiettivo: da oggi siamo in grado di offrire ai cittadini telefono ed Internet a banda larga ovunque e senza sorprese. Per la prima volta infatti, non occorre preoccuparsi di costi nascosti, scatti alla risposta o aumenti inaspettati: le tariffe Linkem sono chiare, semplici e bloccate per tre anni».

INVITO A CONFERENZA STAMPA Eraclea - Internet ad alta velocità 11 luglio 2008 A sei mesi dall’avvio del progetto di Confcommercio: risultati e prospettive per il territorio di Eraclea Sono trascorsi circa sei mesi dall’avvio del progetto che ha permesso ad aziende, esercizi commerciali ed utenza privata del Comune di Eraclea, di connettersi ad internet attraverso la banda larga. Ricordiamo che il progetto, promosso da Confcommercio Ascom San Donà di Piave – Jesolo, Confcommercio Unione Venezia e Comune di Eraclea, primo nel Veneto fondato su sistemi ad elevata tecnologia, offre connettività a banda larga, assicurando connessioni adatte a qualsiasi fabbisogno applicativo: dal semplice accesso ad internet del privato, alla connessione intranet tra aziende, dall’e-government, alla video sorveglianza per l’Ente Pubblico, ecc… L’arma vincente e punto di forza è la versatilità di soluzioni garantite dal partner tecnologico dell’iniziativa, il quale, oltre ai modem tascabili, vero e proprio fiore all’occhiello del progetto, ha assicurato una copertura più ampia grazie all’utilizzo di antenne hyperlan per raggiungere anche le zone più periferiche del territorio come, ad esempio, la località di Cittanova. Confcommercio e Comune di Eraclea sono stati quindi i pionieri della tecnologia pre-WiMAX, considerata dagli addetti ai lavori il nuovo paradigma che rivoluzionerà la connettività a banda larga proprio come la fonia mobile dei cellulari ha cambiato e sorpassato in pochi anni la telefonia fissa. La maggior parte dei quasi 100 utenti hanno in dotazione un modem tascabile auto-installante, grazie al quale possono connettersi alla rete sia da casa, che in ufficio o in azienda. Il tutto in assoluta assenza di linea telefonica e quindi con il relativo azzeramento dei costi. Un primo bilancio dell’iniziativa, a distanza di poco più di sei mesi dal lancio, verrà tracciato il prossimo Venerdì 11 luglio 2008 alle ore 12.00 presso la Sala GIUNTA DEL MUNICIPIO DI Eraclea PIAZZA GARIBALDI 54 |
alla presenza del vicesindaco di Eraclea, Santina Zanin, dell’assessore del Comune di Eraclea, Nello Ferretto, del Presidente Ascom San Donà di Piave – Jesolo, Angelo Faloppa, del direttore Ascom San Donà di Piave – Jesolo, Andrea Granzotto, del direttore Confcommercio Unione Venezia, Danilo De Nardi, nonché del Presidente di Ibax, società incaricata della diffusione della tecnologia sul territorio, Ugo De Fusco. Nel corso della seduta verrà ascoltata la testimonianza di un’azienda che ha aderito al servizio. Info: Laura Ferretto – Ufficio Stampa Confcommercio Unione Venezia – cellulare 338.3783318
COPERTURA WiMAX DELLA VALTELLINA: “Siglato l’accordo con Retelit, già si lavora a ritmi serrati per dare operatività al progetto a partire dal prossimo autunno ” 
(vietata la riproduzione di questa foto ) · Il direttivo di Politec ha siglato un accordo con Retelit, una società che gestisce una rete nazionale in fibra ottica per servizi di telecomunicazioni a banda larga. Società che sta realizzando e gestirà una rete di accesso wireless in tecnologia WiMAX; · In base a tale accordo, già in autunno, si partirà con la copertura WiMAX di diversi comuni; · L’obiettivo dichiarato è la copertura “a banda larga” dell’intera provincia entro il 2010. · Il Presidente di Politec Fiorello Provera: «Questa è la svolta fondamentale per una provincia decentrata ed interamente montana qual è la nostra… La Valtellina si pone ora al livello delle aree metropolitane più evolute mettendo la tecnologia al servizio dei cittadini». Copertura WiMAX della Valtellina entro il 2010? Un progetto concreto che comincerà ad essere operativo dal prossimo autunno. Proprio così: grazie a Politec la società cooperativa del Polo dell’Innovazione della Valtellina, a breve, diversi comuni della provincia potranno già cominciare a godere dei benefici derivanti dall' accesso alle autostrade informatiche: «Martedì mattina, presso la nostra sede in Camera di Commercio a Sondrio, abbiamo sottoscritto un accordo con Retelit, una società di telecomunicazioni specializzata nella erogazione di servizi a larga banda principalmente in fibra ottica. – ha esordito l’amministratore delegato di Politec Stefano Besseghini -. Retelit è un operatore di tipo wholesale, che quindi non opera direttamente sul mercato verso l'utente finale, ma si rivolge ai grandi operatori offrendo servizi di trasporto a larga banda. E' proprietaria di una rete in fibra ottica di oltre 7000 km localizzata nel centro/nord Italia, ha registrato nel 2007 ricavi per oltre 32M€ ed è risultata aggiudicataria della licenza WiMAX per 10 regioni italiane coincidenti grossomodo con l'area coperta dalla fibra». Entrando nei dettagli, Besseghini ha proseguito: «E’ stato siglato è un memorandum d'intesa che impegna le due società nella definizione di una strategia comune e di precisi accordi di collaborazione, con l'obiettivo di garantire una copertura totale della Valtellina entro il 2010». Un passo importante, dunque, per un progetto che alcuni credevano utopico: «Sicuramente – ha confermato l’amministrato delegato di Politec -. I motivi di soddisfazione sono molteplici: in primis per il tempismo con cui Politec ha saputo muoversi. Il memorandum d'intesa con Retelit è stato firmato martedì, data nella quale la stessa Retelit ha ricevuto in via definitiva dal Ministero l'assegnazione delle frequenze. Possiamo quindi dire di essere tra i primi ad aver impostato con loro una collaborazione. Un ulteriore sostanziale elemento di soddisfazione sta nella complementarietà degli attori: il posizionamento strategico di Retelit risulta perfettamente complementare a quello di Politec. Ciò consentirà loro di focalizzarsi sulla realizzazione della rete e l’erogazione del servizio d’accesso, mentre noi attiveremo risorse locali che seguiranno la distribuzione ai cittadini ed alle imprese, attivando nuovi servizi che sfruttino le potenzialità messe a disposizione dalla realizzazione di questa importante infrastruttura». E quello siglato martedì non sarà un accordo solo sulla carta: «Si prevede di attivare i primi servizi di connettività nel mese di Settembre - Ottobre. Ciò collocherà la Provincia di Sondrio tra le prime, se non la prima ad attivare reali servizi WiMAX in Italia». Un simile obiettivo, richiede ovviamente tempistiche serrate: «Procederemo rapidamente alla definizione del gruppo di imprese che si farà carico di svolgere il tema su scala territoriale. Il tutto per arrivare, altrettanto celermente, ad impostare l'area su cui attivare il servizio e le modalità di erogazione dello stesso». Da sempre promotore di questo progetto, anche il presidente di Politec Fiorello Provera ha avuto parole d’elogio per l’importante accordo raggiunto: «Questa è la svolta fondamentale per una provincia decentrata ed interamente montana qual è la nostra. La Valtellina, più di altre, necessita di collegamenti alternativi a quelli infrastrutturali (viari e ferroviari). Imprenditori, studenti, cittadini e turisti, entro due anni, avranno l’opportunità di usufruire dei servizi e delle comodità assicurate da internet, su tutto il territorio, attraverso la tecnologia WiMAX con una diminuzione di costi e di tempi. E’ soprattutto importante sottolineare che questo intervento metterà in condizione di attuare provvedimenti di assistenza sanitaria o di altro genere nelle zone più isolate dove attualmente non esiste un collegamento in rete. Questo aspetto sociale è particolarmente qualificante per l’Amministrazione Provinciale. La Valtellina si pone ora al livello delle aree metropolitane più evolute mettendo la tecnologia al servizio dei cittadini» Maurizio Torri (Ufficio Stampa)
2008-02-27 21:08 TLC http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_16967696.html CHIUSA ASTA PER WI-MAX A 140 MLN Si è chiusa con un incasso di poco meno di 140 milioni l'asta per le frequenze Wi-max, la tecnologia che permette la diffusione della banda larga su frequenze radio, su cui il ministero delle Comunicazioni ha puntato per ridurre il digital divide e far navigare in Internet senza fili tutti gli italiani in tutte le aree del Paese. Al di là di Telecom Italia, la gara ha visto protagoniste società piccole ma aggressive, a cominciare da AriAdsl, che, dal centro di Foligno ha dato l'assalto alle tlc italiane. L'azienda umbra, forte del sostegno del finanziare israeliano Davidi Gilo, si è aggiudicata, rilanciando fino a 45 milioni di euro totali, una licenza in ognuna delle sette macroaree regionali in cui era stato suddiviso il territorio nazionale.
"Abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissi, quello di essere protagonisti a livello nazionale. - fanno sapere dall'azienda - Un buon risultato considerando la casualità con cui siamo entrati in gara". La decisione è stata presa infatti solo il primo novembre, proprio a ridosso della pubblicazione del bando di gara.
Tre licenze macroregionali sono andate alla milanese E-via (gruppo Retelit), che si è aggiudicata le aree Lombardia, Bolzano e Trento; Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria e Toscana; Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Marche. Stesso risultato per Telecom Italia, unica big rimasta in gara, dopo gli abbandoni di Wind, Fastweb e Mediaset che aveva partecipato con Elettronica Industriale. L'ex monopolista ha vinto in Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise; Campania, Puglia, Basilicata e Calabria; Sardegna. In Sicilia, infine, oltre ad AriAdsl, si è imposta AFT (già fornitore di servizi wi-fi nelle catene alberghiere della Best Western). Oltre alle 14 licenze macro (2 per ogni area), il ministero aveva messo in palio anche 21 diritti d'uso a carattere regionale-provinciale, destinate dal bando "prioritariamente a concorrenti che non dispongono già di licenze Umts" e da cui era quindi automaticamente esclusa Telecom Italia. Ad aggiudicarseli sono state varie società a vocazione prevalentemente locale come Brennercom, che ha speso 760 mila euro per la provincia di Bolzano, Tourist Ferry-Boat in Sicilia, o il consorzio guidato da Ribes in Valle d'Aosta. La gara Wi-Max, partita lo scorso 13 febbraio su una base d'asta di 45 milioni di euro, si è chiusa così con nove tornate di rilanci che hanno portato il totale incassato a circa 140 milioni, superando il risultato finale raggiunto nelle gare per le stesse frequenze condotte in Francia (circa 100 milioni di euro) e Germania (60 milioni).
Tutte le 35 licenze avranno una durata di 15 anni e potranno essere rinnovate, ma non potranno essere cedute a terzi senza l'autorizzazione del ministero. Maurizio Torri (Ufficio Stampa)

22-02-2008 Gara WiMax: raggiunta quota € 123 milioni (+150%) Si è svolta oggi, presso la sede del Ministero delle Comunicazioni di Viale America, la settima giornata di rilanci nella gara per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze WiMax.Nel corso della giornata si sono svolte sei tornate di rilanci, il cui esito è riportato nelle tabelle riassuntive allegate. Alla fine della giornata, la cifra complessiva raggiunta dalla gara è stata pari a € 123.000.000 circa, con un incremento del 150 % rispetto agli iniziali valori della base d’asta. In particolare nella giornata odierna si è registrato un incremento, rispetto all’ultima tornata, di € 10.000.000 milioni. Allo stato attuale tutte le aree di gara sono ancora attive e risultano attivi 15 partecipanti, essendosi oggi registrato il ritiro di Media P.A.. L’ottava giornata di miglioramenti competitivi riprenderà martedì 26 febbraio 2008, alle ore 10:30. http://www.comunicazioni.it/ministero/ufficio_stampa/comunicati_stampa/pagina159.html
Delibera n. 209/07/CONSProcedure per l’assegnazione di diritti d’uso di frequenze per sistemi Broadband Wireless Access (BWA) nella banda a 3.5 GHzhttp://www.agcom.it/provv/d_209_07_CONS/d_209_07_CONS.htm L'Autorità approva provvedimento su WiMax L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, presieduta da Corrado Calabrò, relatori i Commissari Giancarlo Innocenzi e Michele Lauria, ha approvato il Regolamento che definisce le procedure per l'assegnazione, da parte del Ministero delle Comunicazioni, dei diritti d'uso delle frequenze nella banda a 3,5 GHz', per le tecnologie di accesso radio a larga banda (Broadband Wireless Access), tra cui il WiMax. Il Regolamento ha l'obiettivo di consentire l'attribuzione, in maniera efficiente, delle frequenze, contemperando sia le esigenze di sviluppo della concorrenza, sia quelle di disponibilità della banda larga nelle zone non coperte dal servizio. Il Regolamento prevede l'attribuzione di 3 diritti d'uso per ciascuna area geografica pari ad almeno 2x21 MHz. Al fine di promuovere condizioni di effettiva concorrenza nella fornitura di accesso via radio, uno dei diritti d'uso sarà riservato agli operatori "new comers" che non dispongono di ulteriori risorse frequenziali che consentono la fornitura di servizi comparabili a quelli BWA. Ciascun'area geografica dei primi due lotti di gara potrà essere formata da un minimo di due Regioni ad un massimo di 4. Il terzo lotto riservato ai nuovi entranti avrà una base geografica regionale al fine di promuovere un'offerta di servizi mirata alle esigenze locali. La durata dei diritti d'uso delle frequenze sarà di 15 anni rinnovabili. L'assegnazione delle frequenze avverrà sulla base di graduatorie distinte per ciascun diritto, basate sull'importo offerto anche attraverso un sistema di rilanci multipli. Nel bando di gara il Ministero definirà l'importo minimo d'asta per ciascuna area geografica e ciascun blocco di frequenze. Per tutti e tre i lotti sarà possibile presentare un'offerta per più aree geografiche fino alla dimensione nazionale. Sono previste condizioni di ammissione delle domande su criteri di idoneità tecnica e commerciale che saranno specificati nel bando di gara. Il Regolamento stabilisce inoltre obblighi minimi di copertura da raggiungere entro 30 mesi dal rilascio dei diritti d'uso. Sono stati altresì previsti obblighi di effettivo utilizzo delle frequenze, entro 30 mesi dal rilascio, al fine di evitare un'azione di "foreclosure" da parte degli operatori che dovessero aggiudicarsi i diritti d'uso. Nel rispetto del principio di neutralità tecnologica non sono stabilite limitazioni sui servizi finali. Infine, in linea con gli orientamenti comunitari, il Regolamento individua le condizioni per l'utilizzo ordinato ed efficiente delle frequenze attribuite.
Cos'è il WiMax La nuova promessa delle comunicazioni wireless è rappresentato dalle tecnologie standardizzate come IEEE 802.16, anche note con il nome commerciale di Wi-Max (Worldwide interoperability for Microwave access), il quale dovrebbe ridurre sensibilmente i costi e aumentare la disponibilita' delle tecnologie wireless a banda larga denominate Bwa (Broadband wireless access). Le caratteristiche tecniche di questa nuova tecnologia parlano di una portata di alcune decine di chilometri, ben superiore alle poche centinaia di metri del cosiddetto Wi-Fi e di una larghezza di banda che può spingersi, in condizioni ideali, fino a 74 Mbps. La tecnologia può operare su varie bande di frequenza che sono in fase di armonizzazione in ambito europeo e mondiale. Il Wi-Max Forum, un gruppo industriale composto da oltre 475 aziende, ha affermato che fra alcuni anni il neo standard potrà porsi come valida alternativa economica alle linee xDsl e agli altri tipi di accesso ad internet su cavo, incluse le altre soluzioni di connettività di tipo cablato o wireless, oggi già proposte per coprire l'ultimo miglio. Particolarmente interessante potrà essere l'utilizzo di questa tecnologia in alternativa alle già esistenti tecnologie di accesso di tipo fisso e mobile, tenuto anche conto che i sistemi via radio già operanti da un certo numero di anni nelle bande a 26 e 28 GHz, a causa delle caratteristiche di propagazione delle relative frequenze e dei costi degli apparati, non hanno avuto finora lo sviluppo sperato in particolare in relazione al mercato privato. 
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